Giardini Pensili (I)
Assessorato alle Politiche Giovanili e Turismo del Comune di Rimini (I)
Rimini Turismo (I)
L'Atélier Méditerranéen de Création Radio Marsiglia (I)

Con il patrocinio di
UNESCO-OCCAM Milano (I), CNRS Images / Media FEMIS-CICT Paris (F), Regione Emilia-Romagna (I),
Provincia di Rimini (I), Fondazione Laboratorio Mediterraneo Napoli (I), Università di Siena / Corso di Scienze della Comunicazione (I),
Università del Mediterraneo Roma (I), INU Istituto Nazionale di Urbanistica Roma (I), Fondazione Federico Fellini Rimini (I) 


  LADA 98 L'Arte dell'Ascolto 

  Med Media & Radio Festival

  8 edizione 
  
  Ascoltare il Mediterraneo

    Predrag Matvejevic'

    Rimini, Italia, 7-8 novembre 1998 
  

  
 
  48 ore non-stop webcasting 
  
 Performance, concerti, dance floor, conversazioni,

    messe in onda radiofoniche, webcasting su internet
   
  
 ENTER FULL PROGRAMME 

    Programma dettagliato
   
  
 
  
  DG X 
  
 
  
 
  

    
  
       
       
      

       
       
       
      

       
       
       
    		
  

  
 
  

    
 
      
"L'Arte dell'Ascolto, un surprenant festival 
        d'art acoustique qui mélange volontairement les genres avec un 
        zeste de provocation"

        Armelle Cressard, le Monde, 1995 
      



      L'ottava edizione di L'Arte dell'Ascolto si svolgerà a Rimini il 
      7 e 8 novembre 1998 e sarà realizzata a partire dalla scrittura di 
      Predrag Matvejevic'. Il festival - tradizionalmente legato all'area dei 
      paesi limitrofi all'Italia - da quest'anno diventa permanentemente focalizzato 
      alla realizzazione di progetti nell'ambito del Mediterraneo.

      Uno degli scopi principali del festival - una celebrazione del suono e del 
      public space - è lo sviluppo di progetti artistici basati sull'utilizzo 
      delle tecnologie della telecomunicazione per creare collettività 
      contemporaneamente nello spazio elettronico e nel mondo reale e per relazionare 
      le culture tradizionali con la modernità. È necessario valorizzare 
      una cultura che diventa naturalmente e ovunque multietnica e creare aggregazione 
      intorno ad progetti che sappiano coniugare l'intrattenimento con la ricerca. 
      

      In questo senso la città si propone come luogo per coltivare l'unica 
      etica possibile: quella dell'ospitalità (Jacques Derrida).

      LADA crede fortemente nello scambio, nelle reciproche influenze tra mondi, 
      come la tradizione e l'avanguardia sono contemporaneamente bacino umano 
      e poetico, così le differenze culturali sollecitano verso un nuovo 
      pensiero sul nostro tempo, sul nostro spazio che si fanno tempo e luogo 
      di comunità allargate. 
      
 
      
 
    

  

  
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    un disegno di Stefano Ricci per LADA98